Depuratori d’acqua: che cosa sono e di quante tipologie?

acqua

All’interno di ogni ambiente domestico, come una casa, una scuola o anche un ufficio lavorativo, l’importanza dell’acqua è assolutamente riconosciuta, per motivi che non c’è assolutamente bisogno di sottolineare e che, sostanzialmente, riguardano non soltanto la salute delle singole persone, ma anche la salvaguardia di ogni ambiente, che sia esso familiare, domestico o lavorativo, che vuole essere preso in considerazione.

Per questo motivo, al fine di godere di acqua che sia, in qualsiasi momento, costantemente pura e bevibile, tra i sistemi che sono presi in considerazione all’interno delle diverse case di italiani, c’è quello dei depuratori d’acqua, che possono essere di diverse tipologie e che, soprattutto, portano l’acqua stessa a essere filtrata, depurata e liberata da qualsiasi tipologia di impurità. Sulla base di queste considerazioni, possono essere prese in esame tutte le caratteristiche ottimali da sottolineare, per quel che concerne i diversi depuratori d’acqua e, soprattutto, vantaggi e svantaggi di ognuno degli stessi.

Le diverse tipologie di depuratori d’acqua

Al fine di considerare quali siano i diversi depuratori acqua, sottolineando vantaggi e svantaggi di ognuno di questi strumenti, è importantissimo sottolineare quali siano le caratteristiche e, soprattutto, le finalità di strumenti di questo tipo, che potranno essere installati e acquistati in virtù delle diverse problematiche che si hanno o delle esigenze che vogliono essere soddisfatte al 100%. Per questo motivo, sostanzialmente, sono quattro le tipologie di depuratori che dovranno essere considerate: addolcitore a scambio Ionico, condizionatore elettromagnetico, depuratore a osmosi inversa e filtro a carboni attivi. La prima tipologia di depuratore serve a dare purezza all’acqua, e a liberarla da qualsiasi incrostazione di natura calcarea; il funzionamento del depuratore di questo genere è garantito dalla presenza dell’acqua che, passando su una resina in grado di scambiare il calcio dell’acqua con iodio di sodio, responsabile della durezza che causa le incrostazioni, permette di purificare il liquido. 

Chiaramente, si tratta di una tipologia di tecnologia particolarmente efficace e, soprattutto, veloce, per quanto i costi di installazione e di gestione di un depuratore d’acqua a particelle ioniche possono essere particolarmente elevati. Tuttavia, bisogna considerare anche uno svantaggio considerevole, relativo al processo di trasformazione chimica dell’acqua. In effetti, gli ioni calcio dell’acqua verranno sostituiti, attraverso questo processo, dal sodio, e ciò potrebbe causare, alla lunga, problematiche in soggetti che, di per sé, presentano problemi cardiaci, pressione arteriosa o ritenzione idrica.

Per questo motivo, lo strumento in questione dovrà essere oggetto di controllo relativamente all’approvvigionamento di sale per la rigenerazione delle resine, oltre che di un consumo di acqua che dovrà avvenire obbligatoriamente entro 4 giorni, per scongiurare qualsiasi tipologia di rischio. Infine, lo strumento è anche molto ingombrante. Per quel che concerne il condizionatore elettromagnetico, anch’esso comporta l’utilizzo per le medesime funzioni precedentemente prese in considerazione, attraverso l’applicazione di un campo magnetico intorno alla tubazione dell’acqua tale da trasformare il calcare in aragonite, così da nonno e creare incrostazioni. Il processo, a differenza di quanto ho preso in esame precedentemente, è soltanto fisico, non essendo cambiata la composizione dell’acqua. 

Tuttavia, l’effetto del campo elettromagnetico non è definitivo, e si dovrà consumare l’acqua entro 48 ore a seguito delle quali l’effetto antincrostante diminuirà. Inoltre, lo strumento in questione non è particolarmente presente sul mercato, a causa di una diffusione che non è ancora intensiva. 

Il terzo strumento, che permette di operare attraverso il processo di osmosi inversa, agisce su inquinanti cancerogeni, metalli, calcare e arsenico, eliminando tutte queste componenti e rendendo l’acqua non soltanto potabile ma anche assolutamente salutare, grazie alla presenza di più tecnologie, tra cui carboni attivi, che permettono di ridurre drasticamente il livello di sostanze inquinanti, tra cui anche pesticidi e solventi, oltre che sottoprodotti della disinfezione, come cloroformio e bromoformio. Ciò permetterà di ridurre il contenuto di sali all’interno dell’acqua, rendendola una tipologia di acqua simile a quella oligominerale. Il vantaggio principale di questo sistema è rappresentato dalla tecnologia dello strumento, particolarmente piccolo ed efficiente, oltre che autopulente e non soggetto a manutenzioni continue.

L’utilizzo di uno strumento di questo tipo comporterà un eccessivo impoverimento di sali, generato dall’utilizzo di membrane meno selettive per rendere il dispositivo efficiente. Infine, l’ultimo strumento preso in considerazione permetterà di migliorare il sapore e l’odore dell’acqua, quando la sua durezza sarà inferiore a 15 gradi Fahrenheit. Il funzionamento è garantito dalla presenza di filtri con carboni attivati, in grado di trattenere le molecole organiche più grosse, responsabili di cattivi odori e sapori nelle acque provenienti da rubinetti domestici. I vantaggi derivano, sostanzialmente, non soltanto dal miglioramento dell’acqua, ma anche da costi particolarmente contenuti, indipendentemente dal sistema utilizzato. Tuttavia, si rischia molto in termini di proliferazione batterica sul filtro.