Massofisioterapia: cos’è e come si esercita

massofisioterapia

Si parla di massofisioterapia per indicare una nuova pratica sanitaria consistente in un massaggio. Si tratta di manipolazione (manuale) terapica che dovrebbe risolvere alcune patologie muscolari od ossee come ad esempio gli stiramenti, le contratture, le distorsioni, gli strappi muscolari, la scoliosi o l’ernia al disco. Rivolgendoti ad uno studio massofisioterapico puoi trovare soluzione alternativa ad uno di questi disturbi per evitare di sottoporti a cure farmacologiche o a visite sanitarie tradizionali.

Lo specialista in massofisioterapia, che si chiama appunto massofisioterapista, è un professionista in discipline sanitarie che pone in essere appunto una cura che possa prevenire, recuperare e mantenere il benessere fisico dei suoi pazienti. Parliamo infatti di tecniche, considerate terapie a tutti gli effetti, che vanno ad incidere sulla postura e sulla capacità motoria, attraverso la ginnastica correttiva, la manipolazione delle vertebre e tante altre procedure riabilitative. Vediamo qualcosa in più in merito.

Come nasce la massofisioterapia

Il nome poco comune e poco usato può ingannare. Non si tratta infatti di una disciplina nata di recente ma esiste sin dai tempi più remoti. L’arte del massaggio e della manipolazione terapica sono state diffuse per la prima volta da Ippocrate dopo esserne entrato a conoscenza frequentando l’antico oriente. Dalla combinazione della massoterapia e della fisioterapia siamo quindi giunti alla massofisioterapia moderna, che si basa appunto su tecniche di manipolazione muscolare e del tessuto connettivale, attraverso appunto dei massaggi.

La massofisioterapia comincia a diffondersi intorno al 1800 da un docente di ginnastica svedese (Peer Ling) il quale crea un suo metodo strutturato attraverso la combo di varie tradizionali tecniche di massaggio. Per porre in essere tali tecniche si usano diverse tipologie di manualità insieme ad esercizi motori e a tecniche di mobilizzazione degli arti. Dopo questo primo approccio massofisioterapico, la moderna terapia comincia a diffondersi nel settore medico. E così nel 1894 viene fondata la Society of Trained Masseur, che poteva in essere delle tecniche considerate precursori dell’attuale Massofisioterapia.

La prima scuola di massofisioterapia in Italia arriva nel 1920 (grazie a Farneti). Qui vengono impartiti corsi di massaggio, dapprima pensati per aiutare i mutilati di guerra e poi diventati un veicolo di lavoro per coloro che non ne avevano. Non tarda la figura del massofisioterapista a diventare un vero e proprio professionista specializzato nella terapia manuale.

Come si diventa massofisioterapista

Non va confusa la figura del massofisioterapista con il fisioterapista. Esiste infatti un corso di studio ad hoc della durata di tre per operare come specialista della manipolazione terapeutica. In realtà non esiste un corso di laurea come quello previsto per il fisioterapista, ma questo non rende meno esperto e meno professionale il massofisioterapista. Molte regioni erogano infatti corsi della durata biennale o triennale a cui si può prendere parte per imparare ad operare come specialista del massaggio terapeutico.

Si studia la teoria e si fa pratica, proprio in virtù del fatto che il massofisioterapista lavora su espressa prescrizione medica (la medicina riconosce al 100% il valore di questa terapia). Durante le ore teoriche, l’allievo impara tutto quello che bisogna sapere per esercitare la propria professione senza alcuna difficoltà, mentre nelle ore pratiche “tasta con mani” (e il gioco di parole era d’obbligo) casi specifici ed impara a gestire le patologie che il paziente accusa.

Al termine del corso (e a decorrere dall’anno 1999) i massofisioterapisti hanno ampio diritto di rientrare nell’elenco delle professioni sanitarie presso il Ministero della salute. Essi infatti conseguono un attestato di qualifica (prendono il titolo di “operatore di interesse sanitario”) grazie al quale poter esercitare la massofisioterapia senza alcuna difficoltà. Pur lavorando secondo ciò che richiede espressamente il medico, bisogna comunque avere massima padronanza della disciplina se si vuole fare carriera.